Storia

I NOSTRI PRIMI VENT’ANNI!

20anni

Vent’anni e non sentirli…

Il sentimento perdura dal 1991, anno in cui è stata fondata la Croce Verde Cumiana, nata dall’interessamento concreto e dall’impegno di un buon numero di cittadini e con il contributo dell’amministrazione comunale.  Nel 1991, dopo un anno di assiduo lavoro organizzativo da parte di un discreto numero di cittadini, è stata ufficialmente fondata la Croce Verde Cumiana. Le difficoltà erano inevitabilmente numerose: la ricerca dei volontari e di una sede idonea, la disponibilità di un’ambulanza, la fornitura di divise e la formazione necessaria per i volontari costituivano problematiche non indifferenti. Nonostante questi inconvenienti, il primo Consiglio Direttivo, formato dai soci fondatori, il 1 settembre ha dato il via all’attività operativa.

LE PRIME AMBULANZE

La prima ambulanza, data in prestito tramite l’interessamento della CV di Perosa Argentina, è stata presto sostituita da un mezzo usato, donato da Teresio Signoretto (primo socio onorario). Visti i buoni risultati ottenuti e le necessità sempre maggiori, nel febbraio del ’92 è entrato in servizio un mezzo nuovo, dono della banca C.R.T.

Quasi contemporaneamente, da un’idea di Cinzia Arrobio, uno dei soci fondatori, venne dato il via ad una iniziativa priva di precedenti: la sottoscrizione “1000 persone per un’ambulanza”, che prevedeva il versamento di Lit. 60.000 nell’arco dell’anno.  Questa operazione ebbe un tale successo, che fu possibile acquistare, ben prima della scadenza dell’anno, una nuova ambulanza: la mitica 03, prima autoambulanza 4×4 a benzina in Italia. Attualmente questo mezzo è stato donato alla popolazione del Mali.

118: PRIMA E DOPO…

I primi volontari ricordano la difficoltà nel preparare i centralinisti, figura senza dubbio fondamentale per un buon svolgimento del servizio. Il 118 non esisteva ancora e l’unico filtro tra chi necessitava del nostro aiuto e la squadra in servizio era proprio colui che si occupava di ricevere la telefonata e raccogliere le informazioni sul tipo di intervento da svolgere. Con il passare degli anni nascono le Centrali Operative 118. La comodità di avere un numero unico per le emergenze sanitarie garantisce un servizio più efficiente, attivo 24 ore su 24 e totalmente gratuito che svolge il compito di unico referente nazionale per le emergenze sanitarie di ogni tipo. Il primo nucleo 118 nasce a Bologna il 1 giugno 1990. Nelle Centrali Operative 118 operano medici, infermieri e tecnici con uno specifico addestramento. Il loro compito è quello di effettuare una rapida valutazione del livello di gravità dell’intervento da svolgere (cosa non facile in quanto la comunicazione avviene per telefono) e di inviare il mezzo idoneo più vicino. Dal 1997 questo servizio è stato attivato anche in Piemonte. Per garantire un servizio sempre più efficiente sono stati imposti degli standard di intervento: tutti i volontari devono frequentare uno specifico corso di formazione e superare il relativo esame. In caso di esito positivo viene fornita la divisa che, oltre a offrire elevata visibilità, garantisce anche una protezione individuale dal contatto con liquidi organici e deve quindi essere obbligatoriamente indossata durante lo svolgimento di ogni servizio.

UN’EVOLUZIONE CONTINUA…

118

Considerato il continuo aumento della richiesta di servizi, l’introduzione in servizio di giovani “obiettori di coscienza” garantì una boccata di ossigeno per l’Associazione. Nel 2005, abolita la ferma di leva obbligatoria, è istituito, da parte del Ministero della Difesa, il Servizio Civile Nazionale. La necessità di questa figura si è rilevata talmente evidente da riproporre il progetto per gli anni a venire, con un afflusso sempre maggiore di giovani. Dal 2007 al 2009 sono stati presentati ben quattro bandi, con il coinvolgimento di 10 ragazzi, che durante il loro anno di servizio si sono occupati di svariate attività, dalle più professionali come i servizi di trasporto interospedalieri e i servizi di emergenza 118, alle più generiche come la pulizia e la sistemazione dei locali della sede. Non solo, la voglia di far conoscere l’Associazione alla popolazione cumianese ha dato il via a varie iniziative di sensibilizzazione sull’importanza delle manovre di primo soccorso e sulla prevenzione dei rischi di infortunio. Sicuramente molti degli studenti delle scuole elementari e medie del paese ricorderanno alcune ore delle lezioni teoriche settimanali tenute dagli istruttori nelle classi. Grazie a questo progetto siamo riusciti nel corso degli anni ad effettuare, con l’aiuto del corpo volontari Anti Incendi Boschivi e Vigili del Fuoco, simulazioni di incidenti e manovre di primo soccorso, coinvolgendo sia gli alunni delle scuole di Cumiana e Pieve sia il resto della popolazione cumianese.

NON SOLO EMERGENZA

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I nostri servizi non sono limitati esclusivamente a servizi di emergenza o di trasporto. Talvolta vengono svolte altre tipologie di attività, come assistenza a manifestazioni sportive, ricreative e di Protezione Civile.

Tra queste ricordiamo:

  • L’attività in campi profughi in Kosovo durante il periodo post-bellico del 1998;
  • L’aiuto alle popolazioni alluvionate del pinerolese e dell’astigiano nel 2000;
  • l’assistenza durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006;
  • l’intervento coordinato dalla Protezione Civile piemontese e nazionale ANPAS per i drammatici eventi del sisma, che ha interessato l’Abruzzo in generale e                                                                        l’Aquila in particolare, nel 2009.

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INIZIA IL  TRASLOCO…

Con l’aumento del numero dei servizi, è stato inevitabile modificare la struttura dell’Associazione anche da un punto di vista logistico. Dalla prima sede di via Provinciale la Croce Verde si è trasferita in quella attuale di via Pugnani. La scelta di questo edificio è risultata ottimale: maggiori spazi per la vita e l’attività dell’Associazione, migliore ricovero dei mezzi, presenza di magazzini per l’attrezzatura, uffici per l’amministrazione e la vicinanza agli AIB; in questo modo si è creato una sorta di “polo dell’emergenza” di protezione civile per il territorio. Diverse volte, infatti, si sono verificati casi di collaborazione tra le due associazioni, soprattutto nei mesi invernali, periodo in cui il territorio pedemontano rimane colpito da numerosi incendi boschivi.

IN CONCLUSIONE

La creazione e la crescita di questa associazione hanno comportato un percorso non privo di difficoltà, ma i risultati raggiunti sono sicuramente gratificanti per tutti coloro che hanno dedicato parte del loro tempo al prossimo. Chi inizialmente pensava fosse una pazzia, o anche solo una scommessa, ha indubbiamente vinto la sfida. I numeri parlano chiaro: negli ultimi anni c’è stato un incremento generalizzato del numero dei servizi. Questa piccola realtà si è ingrandita poco alla volta cercando di garantire un servizio costante, duraturo ed efficace a tutti coloro che ne hanno bisogno. Attualmente risultano iscritte più di un centottanta volontari, ma questo non è sufficiente. La crescita dimensionale e l’inevitabile diversificazione dell’offerta di servizio ha reso necessaria l’assunzione di alcuni dipendenti, in grado di coprire le ore di servizio più critiche, in cui i volontari non possono essere presenti per impegni di lavoro. I risultati raggiunti sono sicuramente soddisfacenti, ma è importante continuare a cercare di migliorarci per poter essere sempre più vicini alle persone nel momento del bisogno, come recitiamo nella preghiera voluta dall’allora Presidente Carla Gontero e scritta da Pierluigi Dovis:

“Rendici pronti… Rendici accoglienti…

Rendici forti… Rendici coerenti…”